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Crescono i numeri delle imprese che oggi scelgono di orientarsi verso una mobilità sostenibile. In loro sostegno, il 13 febbraio sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale due decreti da parte del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Questi prevedono nello specifico nuovi contributi a fondo perduto per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica nelle aree urbane e sulle superstrade.  

Ma quali sono i requisiti e le modalità di trasmissione della domanda per poter ricevere queste agevolazioni?

Scopriamo di più a riguardo.

Contributi a fondo perduto: le differenze

Per avere un quadro chiaro sul funzionamento dei contributi a fondo perduto per coloro che acquisteranno nuove colonnine di ricarica elettrica, è importante precisare che i due benefici – sebbene abbiano il medesimo obiettivo – sono in realtà differenti tra loro per i luoghi in cui le colonnine saranno installate.

Infatti i due decreti prevedono contributi per i soggetti che vogliono realizzare nuove infrastrutture di ricarica:

  • nei centri urbani
  • sulle superstrade

Colonnine nei centri urbani: i beneficiari

Nei decreti del MASE sono state specificate tutte le informazioni per le differenti destinazioni di installazione delle colonnine di ricarica. Per quanto riguarda quelle nei centri urbani, il fondo economico previsto dal PNRR è pari ad oltre 350 milioni di euro, che saranno ripartiti nel corso del 2023, 2024 e 2025. Le agevolazioni annuali sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale pari o inferiore al 40% delle spese ammissibili.

Queste riguardano non solo l’acquisto e l’installazione delle stazioni di ricarica, ma anche i costi per la connessione alla rete elettrica o le spese legate alla progettazione e direzione dei lavori.

L’obiettivo è quello di realizzare l’installazione di almeno 13.755 infrastrutture nei centri urbani e a godere di questi fondi saranno le imprese o i RTI (Raggruppamenti temporanei di imprese) che al momento della trasmissione della domanda:

  • dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza;
  • dispongono dei titoli autorizzativi per la costruzione e l’esercizio dei progetti;
  • indicano la percentuale di riduzione del costo specifico rispetto al costo massimo ammissibile e il numero di infrastrutture di ricarica che si intende realizzare.
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Colonnine sulle superstrade

 

Per quanto riguarda invece le agevolazioni destinate all’acquisto e la messa in opera di colonnine di ricarica elettrica sulle superstrade, le risorse economiche ammontano complessivamente a circa 360 milioni di euro. L’obiettivo è quello di incentivare l’installazione di almeno 7.500 colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Anche per questo contributo i soggetti destinatari sono le imprese e i RTI, con le medesime condizioni previste per il fondo perduto rivolto alla messa in opera di infrastrutture sulle strade urbane. L’erogazione sarà ripartita nel corso del:

  • 2023: fondo annuale di 149.352.660 euro;
  • 2024: fondo annuale di 143.017.650 euro;
  • 2025: fondo annuale di 67.573.440 euro.

Condizioni necessarie per i contributi a fondo perduto

Che si tratti di installazioni per i centri urbani o per le autostrade, le imprese e i RTI dovranno attivare le colonnine entro 12 mesi. Questo termine potrà essere prorogato di tre mesi ma solo per installare il 5% dei punti di ricarica e solo dietro istanza motivata presentata al MASE fino a 3 mesi prima della scadenza. In ogni caso, le colonnine dovranno entrare in funzione entro il 31 dicembre 2025.