Ad inizio mese avevamo segnalato che sarebbero scaduti i termini per presentare la domanda rivolta alle agevolazioni per le colonnine domestiche, ed oggi ti informiamo invece che mancano ancora pochi giorni per richiedere l’accesso al bonus colonnine per le imprese ed i professionisti.
Vediamo quindi nel dettaglio di cosa si tratta questo bonus, quali sono i requisiti per ottenerlo ed i termini di presentazione delle domande.
Cos’è il bonus colonnine per le imprese ed i professionisti
Il bonus colonnine elettriche per le imprese ed i professionisti 2023 è rappresentato da un contributo economico a fondo perduto destinato alle spese sostenute per l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di incentivare e promuovere una diffusione sempre maggiore di una mobilità sostenibile anche per le imprese ed i professionisti. Inoltre, questo bonus rappresenta anche un’opportunità di investire in infrastrutture ecologiche ed efficienti, migliorando la propria immagine aziendale e professionale.
Questo contributo è gestito da Invitalia ma sarà concesso ed erogato dal MASE.
Requisiti per le imprese
Secondo quando riportato da Invitalia, le agevolazioni sono rivolte ad imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:
- hanno sede sul territorio italiano;
- risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
- non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
- sono in regola con gli adempimenti fiscali.
Non sono inoltre sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente. Tra i requisiti è essenziale poi che queste imprese non abbiano:
- beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
- richiesto né ricevuto , per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;
- ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.
In ultimo, le aziende devono essere regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni, e non devono essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, co. 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Requisiti per i professionisti
Il bonus è anche rivolto ai professionisti che devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- presentare un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
- non aver ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni; con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali e con gli adempimenti fiscali;
- non aver ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.
Come richiedere il bonus
Ma in cosa consiste concretamente questo bonus? Questa agevolazione prevede un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 tramite la fatturazione elettronica. Le spese in questione si riferiscono all’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprensive di spese sostenute per l’installazione di:
- colonnine;
- impianti elettrici;
- dispositivi per il monitoraggio.
Per procedere con la compilazione della domanda bisognerà visitare il sito di Invitalia a partire dalle ore 10.00 del 26 ottobre 2023. Per l’invio delle domande da parte di imprese e professionisti bisognerà recarsi sempre sul sito a partire dal 10 novembre 2023 e fino al 30 novembre 2023 dal lunedì al venerdì esclusivamente per:
- acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000,00 euro da parte di imprese;
- acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti, che presentano un volume d’affari non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000,00 euro (il volume d’affari è desumibile al rigo VE50 dall’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate).
Per accedere alla piattaforma di domanda online, sarà inoltre necessario essere muniti di sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) e di una PEC attiva.